giovedì 28 gennaio 2016

L' adolescenza: la parola agli esperti
L'adolescenza è un periodo di passaggio che sta tra quando sei bambino e quando diventi adulto. E' un periodo  in cui il carattere comincia a cambiare, anche i pensieri, il corpo e la personalità. Così dicono e scrivono...
Sta di fatto che io sia un esperto di adolescenza: la sto vivendo.
In questo periodo mi sento più autonomo e più libero di quando ero piccolo. Posso andare e   tornare da scuola da solo, posso andare a mangiare un gelato con gli amici senza i genitori. 
Mi sento tranquillo e non ho molta nostalgia del passato, anzi sono felice di essere cresciuto. L'unica cosa che mi manca è la prima infanzia, quando non avevo impegni noiosi come studiare o fare i compiti, e potevo giocare tutto il giorno e perdermi in mille distrazioni.
Tuttavia quando ero piccolo non potevo fare alcune cose che ora posso sperimentare: per esempio andare in bici da solo.
A volte ci vado quando c'è buio, e ho un po' di paura, e sento che qualcosa dentro di me mi dice di accelerare e andare ancora più veloce. A volte sento dentro una scarica di adrenalina... ne ho sete, come se di quella sensazione ne avessi bisogno ogni giorno, sento che quella è la mia energia vitale, la mia spinta per vivere.
 A volte invece sento il vento che mi soffia sul viso, in quei momenti mi sento libero, libero da ogni distrazione, come se non esistessi. Questi momenti mi danno una sensazione di tranquillità, di felicità.
E' così che mi sento, e queste cose non potevo viverle  da piccolo.
Mi capita di fantasticare sulla mia vita da adulto, e non vedo l'ora di crescere per poter diventare un uomo ed essere sempre più autonomo.Voglio andare a lavorare e trovare un lavoro che mi faccia star bene.Voglio viaggiare e  vedere il mondo per vivere nuove emozioni e nuove avventure, con la mia jeep, la mia tenda e una tazza di caffè. Voglio poter raccontare ai miei figli le mie avventure e trasmettere loro le mie emozioni e la voglia di vivere.

Sempre più persone si spostano e vivono l'esperienza di trasferirsi, di cambiare città e  abitudini.  Capita anche di dover cambiare continente e di dover apprendere tutto: lingua, costumi e abitudini. Ecco la storia di un nuovo inizio, scritta in collaborazione tra due compagni di scuola.

IL  MIO  NUOVO  INIZIO


Non è  da molto tempo che sono in ITALIA . Appena arrivato, precisamente nell’  Ottobre  2014, iniziai a fare molti giri con mio padre, a Lecco, Bergamo e molti altri bei paesi per osservare e vedere la bellezza dell’ITALIA. A fine Gennaio 2015 iniziai la scuola. Avevo molta paura perché non sapevo l’italiano e fare 5 ore senza capire neanche una parola non era facile, sembrava quasi che mi scoppiasse la testa perché i compagni e le prof. senza accorgersi non mi aiutavano dato che parlavano velocemente.  Il primo giorno, la professoressa mi mise in banco con un compagno Burkinabè. Anche se proveniva dal mio stesso continente, non socializzavo molto neanche con lui. 
Tuttavia a mano a mano che i giorni  passavano diminuiva  la paura, perché mi aiutò un professore che mi insegnò l’italiano, dato che sapeva parlare il francese. Grazie a questo prof. iniziai a capire l’ italiano, è una lingua molto difficile, ma con il giusto impegno si riesce a fare tutto.
I giorni passavano sempre più in fretta, così finì il primo anno scolastico.

All’inizio del secondo, con l’arrivo di nuove professoresse facciamo molte verifiche e anche io mi ritrovo a sperimentare nuove emozioni. 

Accade sempre così: è il giorno della verifica, arriva la prof. e dice: “Staccate i banchi” e tutti tristemente li staccano. La professoressa comincia a dare le verifiche e tutti hanno paura. Arriva la verifica e mi dimentico tutto quello che ho studiato, a causa della tensione. Dopo 5 minuti il primo esercizio è andato. Arriva il secondo, il più difficile. Allora chiedo al compagno dietro di me come si fa l’esercizio 2; il mio compagno non altruista dice: “Fallo da solo!” 
Così inizio a pensare e mi torna in mente quello che ho studiato a casa come preparazione alla verifica. Mancano 2 minuti e finalmente ho finito. Di fretta e furia la consegno alla professoressa.
Dopo qualche giorno arriva la prof. dicendo:  “Ho le verifiche”. Inizia a consegnarle fino a che non cita il mio nome, spaventato vado da lei che mi consegna la verifica.   Con un sorriso mi dice:  "Hai preso un brutto voto , sto scherzando hai preso un bel voto". 
Mi calmo ed esulto dicendo: “Seeeeeeeeee”.   

E penso, andrà tutto sempre meglio.            
Approfittando delle vacanze, alcuni di noi diventano pellegrini per il modo e sfidano il freddo in nome di una nuova scoperta. Ecco il resoconto del nostro inviato a Londra.


L’ aria di Londra è magica
Londra.

Londra è la capitale del Regno Unito e dell'Inghilterra e una delle città più grandi d'Europa.
Gli abitanti appartengono alle più diverse nazionalità, religioni e culture, facendone una delle città più multietniche al mondo e una delle più differenziate linguisticamente: vi sono parlate oltre 300 lingue.
La rete della metropolitana di Londra è la più antica del mondo, la più estesa e la più utilizzata.
Le attrazioni più belle sono per esempio la London Eye: ruota panoramica più alta d’ Europa che si affaccia sul Tamigi e si può ammirare tutta la città da 135 metri d’ altezza; oppure il Tower Bridge, il Big Ben, Buckingam Palace, The Tower Of London e The Shard il palazzo più alto del UE progettato dall’ italiano Renzo Piano.
Il clima è, ovviamente, più favorevole in piena estate, in particolare, a luglio e agosto, ma persino in quei mesi non è detto che il tempo sia soleggiato.

Londra è comunque una città  fantastica, ma non è da visitare: è da vivere! E anche se sembra un po’ esagerato si può dire che  quando un uomo è stanco di Londra, è stanco della vita . 
 A Londra, infatti, è quasi impossibile non trovare quello che si cerca: divertimento, storia, cultura, arte, spettacolo, natura ed architettura con il suo paesaggio meraviglioso, si passa dalle piccole villette inglesi ai palazzi tra i più alti e maestosi d ’Europa. Ogni piccola zona è unica ed ha il suo proprio stile caratteristico e guardando al di là delle casette tipiche si trovano i grattacieli che dominano il paesaggio con la loro sontuosità.

mercoledì 20 gennaio 2016



I SOGNI
Bellissimo e delicato il messaggio di questo video, realizzato da uno studente.

Per chi tra voi ci volesse provare, per arrivare a produrre un corto occorre avere ben chiaro il messaggio da comunicare e costruire uno storyboard, pianificando le scene, i personaggi, le animazioni e le musiche.

Filmato SOGNI

giovedì 14 gennaio 2016

Dalla scuola verso nuove mete: nuovi Ciceroni per Modena


Il mese scorso, per prepararmi alla verifica di storia dell’arte, ho studiato l’architettura romanica e mi sono piaciute molto le cattedrali realizzate con questo stile.
Ho chiesto ai miei genitori se conoscevano i monumenti illustrati sul libro e loro mi hanno risposto che conoscevano molto bene la basilica di Sant’Ambrogio mentre non avevano mai visto né visitato la cattedrale di Modena.
Allora io ho proposto di andare a visitarla insieme. I miei genitori amano molto vedere città e paesi sconosciuti e hanno acconsentito subito, così la domenica successiva io e la mia famiglia siamo partiti per Modena.
È una città molto bella con vie su cui si affacciano tanti portici pieni di vetrine e di negozi, che essendo dicembre erano addobbati con le luminarie natalizie.

Passeggiando lungo le strade del centro storico abbiamo ammirato il Palazzo Ducale che è un edificio maestoso nel mezzo di una grande piazza, la Sinagoga che ha un’architettura molto particolare e il Mercato coperto che ha una struttura tutta in ferro in stile Liberty dove all’interno è allestito un grande mercato con prodotti tipici: il cibo faceva proprio venire l’acquolina in bocca!
Infine abbiamo visitato la cattedrale che è uno dei SITI UNESCO patrimonio dell’umanità dove abbiamo scattato diverse foto sia all’esterno che all’interno.
La facciata esterna della cattedrale è bellissima, tutta rivestita in marmo bianco, con molti archetti, il grande rosone e l’alta torre con la guglia, detta “Ghirlandina”. L’interno era ancora più spettacolare: gli archi e le alte colonne hanno il caratteristico colore rosso, si vedono i bellissimi vetri a mosaico delle finestre e del rosone da cui entrano raggi di luce colorata. Quello che mi ha colpito maggiormente è stato il presbiterio e la cripta dove ci sono dei bassorilievi meravigliosi con figure umane. In questa grandiosa cattedrale c’è un’atmosfera particolare, molto accogliente e viene voglia di restare a pregare più a lungo ammirando i dipinti, le statue e i bassorilievi che raffigurano i Santi.
È stata una bella esperienza ammirare dal vero i monumenti che avevo studiato sul libro di scuola e soprattutto fare da guida ai miei genitori spiegando loro quello che avevo imparato a scuola.

Questa esperienza non la dimenticherò mai!
A chi non piace la musica?


Bastano poche note per creare una melodia che può esprimere diversi stati d'animo.
La musica incanta, rallegra, esalta; ci trasmette energia, può farci piangere, sfogare, rilassare...
Una mia grande ambizione, o meglio un sogno, è imparare a suonare uno strumento, e quello che è più nelle mie “corde” è il pianoforte.
Il pianoforte è uno strumento imponente ma elegante con i suoi lucidissimi tasti neri e bianchi. E' così importante che chi siede sullo sgabello per suonarlo solitamente veste in maniera curata, quasi per rispetto.
La musica che produce ha per me un qualcosa di magico; le note mi trasportano come quelle che escono dal flauto del Pifferaio Magico, che incantava chiunque le ascoltasse.
Molti artisti, oltre ai “grandi” del passato, si esibiscono e compongono musica al pianoforte creando brani, come ad esempio “Yesterday” di John Lennon, che diventano immortali e che toccano sempre diritti al cuore. Ma anche brani di musica pop, meno importanti ma non per questo meno impegnativi, sanno emozionare.

Le note sono solo sette ma la musica che si può comporre è infinita, e io continuo a coltivare questo grande sogno di riuscire a suonare con abilità, anche le note di altri.

Un'alunna

giovedì 7 gennaio 2016


  AMICIZIA

L’amicizia è un valore fondamentale per ogni essere umano, che unisce profondamente due o più persone.
Molto spesso siamo portati a definire “amici” tutte quelle persone con le quali abbiamo dei rapporti frequenti ma in realtà la maggior parte di questi sono dei semplici conoscenti. L’amico, invece è colui con il quale possiamo sempre e comunque essere noi stessi, senza veli, senza finzioni, che conosce tutti i nostri pregi ma anche i nostri difetti e nonostante ciò non ci chiede di cambiare. L’amico è colui che ti resta vicino non per cosa hai ma per chi sei.
Nell’amicizia comunque non mancano delle delusioni; in alcuni momenti puoi sentirti messo da parte e in alcune situazioni di bisogno puoi non trovare chi ti sta vicino, ma è proprio in questi casi che capisci chi ti è veramente amico e chi no.
Ci sono poi delle differenze nelle amicizie tra maschi e femmine perché le femmine si raccontano i segreti e i pettegolezzi fra loro, mentre i maschi tengono tutto per sé per evitare litigi. Se capita di litigare, le femmine non riescono a stare per molto tempo una lontana dall’altra, per cui si scrivono dei bigliettini di scuse; mentre i maschi il giorno dopo si dimenticano dell’accaduto.
Per quanto riguarda la nostra esperienza, tra noi l’amicizia è iniziata sin dal primo giorno della scuola materna. Da quel momento abbiamo passato dei giorni sempre più felici fino a quando, dopo tre anni, abbiamo dovuto separarci. Il destino ci ha però fatto rincontrare nella stessa scuola e fortunatamente nella stessa classe. Oggi condividiamo molte passioni ed interessi.
Due alunne II B


UN INVERNO SENZA NEVE
Cosa fare se in inverno non nevica e perciò non si può sciare o giocare a palle di neve?
Fortunatamente per me la soluzione è proprio dietro l’angolo visto che abito vicino al parco del Curone, una zona verde ricca di sentieri che si inoltrano in meravigliosi boschi.
E’ così magico passeggiare tra gli alberi quando c’è quel sole tiepido che ti accompagna per tutta la strada spesso coperta di brina o velata da una sottile nebbia di prima mattina. L’aria frizzante ti pizzica le guance e simpatiche nuvolette di fumo si liberano dal tuo respiro. Corri per riscaldarti, poi rallenti e ti godi quello spettacolo favoloso che hai davanti agli occhi.
In inverno il paesaggio cambia completamente aspetto, gli alberi sono spogli  e  il suolo non è coperto dal manto erboso, così è possibile vedere il terreno e le zone più interne. Tutto sembra più vasto e sconfinato, con gli alberi alti e i rami che si intersecano tra loro lasciando però penetrare tiepidi ma luminosi raggi di sole.

Magari hai anche la fortuna di vedere uno scoiattolo, un picchio o un pettirosso e allora smetti di parlare anche solo per un istante e guardando la piccola creatura ascolti i rumori e i suoni del bosco.

DIPINGERE
L’arte delle mie emozioni. Dipingere non significa soltanto prendere un foglio su cui stendere dei colori insignificanti. Dipingere significa esprimere i propri sentimenti che attraverso le proprie mani stendono i diversi colori sulle differenti aree. A volte non ci rendiamo conto di questa cosa ma se ci fate caso magari riguardando alcuni dei disegni che avevate dipinto qualche tempo fa e ripensando allo stato d’animo in cui vi trovavate mentre li stavate facendo, vi accorgerete che combaciano perfettamente, sia che siano belli sia che siano brutti. Dipende dalla personalità della persona. Come diceva un vecchio proverbio “gli occhi sono lo specchio dell’anima “, allora ora me ne invento uno io: “l’arte di disegnare è lo specchio delle proprie emozioni”.
Un'alunna II B

 Ecco alcuni dei nostri disegni prodotti nel corso dell'anno scolastico 2014-2015. 
Il primo disegno raffigura un fondo marino ed è stato colorato a pennarelli con la tecnica del puntinismo. Come si può ben notare, le aree sono sfumate di molti colori. 


Il secondo disegno raffigura un treno ed è stato colorato con i pastelli.



Il terzo disegno raffigura un soggetto astratto ed è stato dipinto con le tempere. Il quarto disegno è stato dipinto nello stesso modo del precedente e raffigura anche esso un soggetto astratto.  Lontano si vedono i grandi palazzi delle città.


Un alunno II B
I nostri consigli di lettura

Diario Di Una Schiappa : Ora Basta!
di : Jeff Kinney
Adatto a ragazzi che frequentano le scuole medie
Genere: Comico e narrativo

Greg rimarrà sempre una schiappa e a lui tutto sommato va bene. Qualcuno dovrebbe spiegarlo a suo padre Frank, che vuole iscriverlo a sport e ad altre attività che ne facciano "un vero uomo". Ora, suo padre, pensa addirittura all'Accademia Militare!
Il libro è molto coinvolgente e talvolta divertente. Fa riflettere su come Greg , nonostante sia un ragazzino sfortunato, riesca comunque a trovare qualcosa di buono in quello che fa come nella parte centrale e finale del libro.
Nel libro Greg è accompagnato dal suo amico Rowley con cui si mette sempre nei guai a scuola con i bulli e fuori con parenti e genitori con cui i due amici non vanno molto d’accordo .
Il libro finisce con Greg che approfitta di una festa tra amici in piscina per invitare Holley , la ragazza di cui è innamorato , con lui .
Greg diventerà un "vero uomo”????
Ora tocca a voi scoprirlo.


mercoledì 6 gennaio 2016

                                                             Giocando con i suoni, le parole, le rime ecco il... 


RAP VAGO

ERO LI' UN GIORNO A SCUOLA
LA SERA PRIMA FACEVO LA OLA

MI ALZAVO, ALZAVO LE MANI
E TUTTI HANNO URLATO ………..

SEI ESONERATO
YEAH

QUESTA SERA …..C'E IL DELIRIO IN SECONDA B   Eeeeeeee Oooooooo
I TAMBURI ….. I COLORI DELLA SCUOLAAAAAAAA
EEEEEEEEEEEEEE  OOOOOOOOOOOOOO
RAP VAGO     
RAP VAGO

MARTEDI' GIOVEDI'
SONO SCRITTI IN MATITA
IL CALCIO E' LA MIA VITA
GUARDO SEMPRE IN TELEVISIONE
MESSI IL CALCIATORE

QUESTA SERA…...C'E' IL DELIRIO IN SECONDA B   Eeeeeeeee Ooooooooooo
I TAMBURI …..I COLORI DELLA SCUOLAAAAAAAA
EEEEEEEEEEEEEE OOOOOOOOOOOOOOO
RAP VAGO    RAP VAGO


SU SU , SU LE MANI YEAH
ABBIAMO CREATO QUESTA CANZONE
SENZA ESITAZIONE
ISPIRANDOCI
ALLA VISIONE

DELLA MIA VITA DA CALCIATOREEEEEEEE.
Ora tocca a te, ricordati: FAI SENTIRE LA TUA VOCE!!


IL CANTO

Può essere classificata come una delle usanze più antiche dell'uomo, e risale a molti secoli fa, quando il canto era un ringraziamento verso gli dei ad arrivare fino ad oggi in cui il canto è una delle più usate forme di espressione.
Il canto è basato sullo strumento che ogni essere umano possiede, ovvero la voce, che si distingue da tutte le altre, infatti un cantante studia fin da ragazzo le basi per trasformare la propria voce un vero e proprio strumento musicale.
Il canto è un modo per esprimere emozioni che cambiano in base alla persona, ogni canzone può dare molte sensazioni positive o negative.
Una voce deve essere allenata costantemente con esercizi di ogni genere, che possono essere di tipo respiratorio, ovvero esercizi per rendere la capacità di prolungare il fiato molto più ampia, oppure di tipo vocale, come appunto dice la parola, esercizi chiamati vocalismi che rendono il suono molto più stabile. Il canto può essere di diversi tipi per esempio lirico, moderno, rap, rock e molti altri. Insomma il canto è un arte come il disegno o la danza che contiene i pensieri e sentimenti di una persona, ha il potere di trasmettere emozioni di ogni genere.

Io ho 13 anni e studio canto da circa un anno, per me è un modo per esprimermi e per rendermi felice in momenti brutti, alcune volte penso a come sarebbe un mondo senza musica, sarebbe vuoto e privo di creatività, di certo il canto fa parte di me e della mia vita e che senza di esso sarebbe vuota.

un alunno IIB