IO tifo positivo
Cosa sono la forza e la determinazione?
di un'alunna
La
settimana scorsa è venuto un socio di nome Tony del progetto “Io tifo
positivo”, un'associazione che lavora sull'educazione attraverso e nello sport,
con circa 400 ragazzi partecipanti.
Durante
l'incontro Tony ci ha mostrato 2 video per farci comprendere meglio il concetto
di spirito di squadra.
Il
primo video mostra di Derek Redmond, un uomo determinato nel voler correre alle
olimpiadi.
Durante
la gara, circa 18 secondi dall'inizio, Derek cade a terra urlando dal dolore:
il suo muscolo della coscia si è strappato. Ma non vuole rinunciare e in soli 7
secondi si rialza e decide di continuare, nonostante i dolore atroce. Dopo poco
un uomo supera la sicurezza e affianca Derek, è suo padre che gli dice:
“Finiamo questa cosa insieme”. A pochi passi dalla meta il padre lo lascia
proseguire da solo a tagliare il traguardo. In questi attimi la folla si alza
davanti all'atto di Derek e lo sostiene fino alla fine. Quel giorno del 1992
verrà soprattutto ricordato per questo grande gesto.
Invece
il secondo filmato parla di un ragazzino, di nome Mett, che pur essendo
disabile viene scelto dai compagni per correre alla campestre. Mett si
distingue subito, perchè partita la gara rimane indietro e fa fatica. Vedendolo
in difficoltà, il suo professore lo affianca e corre con lui, incoraggiandolo a
non mollare, infatti Mett tiene duro. Poco dopo la sua classe intera è intorno
a lui e urla: “Vai Mett! Vai!”. Incoraggiato dai suoi compagni, che tagliano il
traguardo con lui, Mett finisce la gara senza nemmeno essersi fermato.
Sono
due video che ci fanno riflettere molto su cos'è il vero sostegno, il vero
spirito di squadra. Come imparare a fare come loro? Come imparare ad essere
forti, determinati e coraggiosi? Ad essere coscienti del fatto che può
succedere tutto e non sempre si può risolvere?
Iniziando
ad essere qualcuno per gli altri e soprattutto per noi stessi, avremmo la
resistenza e la forza di cui Derek si è servito per rialzarsi, e la
determinazione di Mett nel continuare. Ricordando anche chi ha avuto il
coraggio di aiutarli e accompagnarli al traguardo, come il padre di Derek e il
professore e i compagni di Mett, possiamo essere stimolati a fare lo stesso per
gli altri ed essere orgogliosi delle persone che ogni giorno, anche se non ce
ne accorgiamo, ci sostiengono nel duro viaggio che è la vita.
Pensiamo
a quel momento che Derek ha passato provando un dolore immenso, quando un'acuta
fitta di dolore ha invaso il suo corpo; nonostante questo in soli 7 secondi
Derek ha avuto la forza di rialzarsi. Lottando contro il dolore, la sconfitta e
la delusione, ha proseguito la sua gara, pur essendo consapevole del fatto che
non l'avrebbe vinta.
Al
giorno d'oggi ci chiedono solo di alzarci dal divano e non ne abbiamo la
voglia, invece Derek si è alzato ogni giorno dei 4 anni precedenti e non solo
con la voglia di vincere o di rendere orgogliosi i suoi genitori, per rendere
realtà il suo sogno che purtroppo non si è avverato; o almeno non tutto, perché
posso sapere che ogni giorno Derek si alza e ricorda, ed è orgoglioso di sé e
di suo padre che gli è stato vicino, provando gioia e ancora dolore.
Dovremmo
prendere esempio dall'atto di forza, coraggio di Derek.
Lo
spirito e la determinazione di Mett ne sono un altro esempio. Vendendo davanti
a noi un ragazzino come Mett si è anche capaci di dire: “Questo è disabile,
cosa vuoi che faccia nello sport?”, ma i suoi compagni e il suo professore non
si sono fermati su questo, hanno visto solo un ragazzino, che come altri ha
passione per le cose, ha determinazione e forza. E sono stati anche capaci di
sostenerlo, affiancarlo e incoraggiarlo durante la sfida.
Ora, vorrei essere capace sempre di riflettere e di
farmi trasportare dalla vera passione per goderne le gioie ma anche per superare
i miei ostacoli e poter sostenere gli sforzi delle mie sfide.