giovedì 28 aprile 2016

Foto realizzata dall'autrice del pezzo
A scuola stiamo ragionando e immaginando per cercare di indagarci e conoscerci; abbiamo incominciato col giocare con il nostro nome.

IL MIO NOME INDIANO: MANI DI BURRO

Mani di burro è un nome che per i pellerossa potrebbe significare mani morbide, delicate e lisce… ma questo non è proprio il mio caso.
Ho scelto questo nome perché è da 12 anni, avete capito bene 12, che tutte le volte che prendo qualcosa in mano mi cade rovinosamente magari provocando qualche danno.
Non conto più le volte che ho rovesciato l’acqua a tavola o il latte a colazione, gli oggetti che ho perso per strada o il telecomando che fa salti da acrobata mentre tento di salvarlo. Una volta ho persino rovesciato un’intera zuccheriera su un tappeto pelosissimo.
Memorabile fu quella volta che la mamma, con le mani occupate da borse e sacchetti, mi chiese di portare  fino alla macchina i dolcetti che mia zia aveva preparato apposta per noi. Il tragitto era breve, 30m circa… ce la potevo fare. In effetti raggiunsi la macchina senza problemi ma, quando allungai la mano per aprire la portiera, il piatto, non so come,  si capovolse. “Piovono dolcetti!!!” gridò mia sorella.

Questa è la prova che non c’è rimedio al problema.

1 commento:

  1. Che bello questo testo!!! Simpatico, scorrevole e autoironico!!! Complimenti!!!

    RispondiElimina