domenica 17 aprile 2016

PAROLE E GENTILEZZA
riflessioni di un alunno

L’essere umano utilizza il corpo e le parole per comunicare; ma quante parole diciamo ogni giorno? Tra scritto e orale il conteggio potrebbe dare risultati sbalorditivi….riflettiamo su ciò che diciamo e su come lo facciamo.

Le Parole sono un complesso di suoni con cui viene espressa un’idea, che, però, deve avere un senso compiuto. Noi usiamo molto, o anche troppo,  le parole.   Possiamo usarle con gentilezza, che è come una medicina, quando la usi stai meglio: ti senti felice tu e si vedono gli altri sereni.
Grazie anche all’intervento della Dott.ssa Bianchi, specializzata in psicologia, abbiamo approfondito due argomenti attuali: l’ uso delle parole e delle chat.
Riflettete bene, non vi siete mai trovati in una situazione dove avete avuto la tentazione di offendere per vari motivi un vostro compagno o compagna. Prima di procedere con l'intento dovete però mettervi nei loro panni. Voi al loro posto come vi  sentireste, bene? Non penso! Purtroppo non tutti sanno essere riflessivi finendo col non badare ai sentimenti altrui e offendendo anche senza nessun pudore; questi vengono chiamati “bulli”.
Sapete che questi, potranno esser forti dentro, ma in realtà sono deboli perché se fossero forti dentro e sicuri di se stessi, che bisogno avrebbero di insultare, offendere ed emarginare ragazzi inutilmente? 
Tuttavia in realtà non è solo il singolo individuo a esser debole, ma anche chi lo segue; il gruppo che mentre il bullo esegue, lo guarda o addirittura si mette a ridere.                           
Ci vuole rispetto! Il rispetto è un concetto molto difficile da spiegare, dato che è astratto. Posso fare un quadro complessivo con le mie capacità. Per me il rispetto è un dono, che tutti si meritano; è anche questione di educazione.
Ricordate che un gesto di gentilezza vale di più di tante parole. Basta anche un piccolo gesto quotidiano: aiutare compagni in difficoltà, regalare un sorriso a persone tristi, aiutare persone anziane. Questi sono tutti piccoli gesti che non ritengono sforzi eccessivi, ma solo la vostra volontà di esser gentili.
Per rafforzare il nostro tasso di gentilezza con la psicologa abbiamo fatto un gioco. Consisteva nel scrivere su un bigliettino i pregi di un compagno o compagna e darglielo in forma anonima. La mia classe ed io ci siamo sentiti molto bene perché abbiamo capito quanto ognuno di noi è importante per la classe,  in modo positivo. Ci siamo sentiti speciali e importanti l'uno per l'altro.



2 commenti:

  1. bellissimo lavoro! Ottimo pezzo che spiega al meglio le parole e la gentilezza

    RispondiElimina
  2. È proprio vero. A volte un gesto o una parola sbagliata possono ferire una persona peggio che subire un dolore fisico. Il dolore fisico magari può anche passare subito ma una cattiveria o un atto di bullismo subíto... è difficile farseli scivolare via. Serve parlarne con un amico o un genitore che possa aiutarti. Bel testo... due o tre idee sintetizzate le metterei su un cartellone appeso in aula.

    RispondiElimina